Santuario della Santa Spina

Convento francescano

Descrizione

All’ombra dei grandi alberi della Sila Piccola che corre parallela alla costa ionica, in un silenzio religioso, rotto appena dai suoni della natura e dal cinguettare degli uccelli, si trova una candida gemma, il Santuario francescano della Santa Spina, dal campanile trecentesco e una chiesa ricca di tesori d’arte.

Il Santuario nasce dall’antico romitorio di Santa Maria Eremitana, fondato nell’Ottocento da eremiti in un bosco del marchese Nicolo’ Ruffo. Il romitorio dapprima ebbe veste e consistenza di una modesta abitazione per pochi religiosi, con annessa chiesetta semplice e vetusta; fu gestito dai Certosini di San Bruno di Colonia. Dopo gli eremiti il romitorio passò ai Benedettini e successivamente all’Ordine dei Cistercensi; poi ai Basiliani intorno all’anno mille. Dopo il 1320 passò ai Francescani con la denominazione di Santa Maria delle Grazie e successivamente Santa Maria dei Frati.

Il Santuario, conosciuto perché contiene la reliquia della Corona di Gesù Cristo, nota come “Sacra Spina” che nell’anno 1523, dalla Francia (riposta e venerata nella Cappella della Reggia di Borbone a Parigi) fu portata in quest’angolo di natura nel verde intenso del castanetum dove arrivò il 22 agosto. E’ acclarato storicamente che la reliquia fu donata dalla regina di Francia, la Beata Giovanna di Valois moglie di re Luigi XII, al suo confessore Padre Dionisio Sacco religioso francescano, il quale era stato mandato in Francia a studiare teologia, originario di Policastro (che successivamente divenne Vescovo di Reims). Questi, in punto di morte, la inviò tramite il nipote e confratello Ludovico Albo al suo Convento di origine: Santa Maria dei Frati in Policastro.

Il Santuario detto successivamente della Sacra Spina oggi è in auge, la reliquia è oggetto di venerazione in tutto il Marchesato, il posto è meta ininterrotta di pellegrinaggio soprattutto dai paesi limitrofi. Il chiostro, il grande orto, il bosco di cui è circondato il luogo, sono tutte stazioni mistiche che aiutano il pellegrino a sostare, a ritrovare pace e a meditare la Passione di Gesù Cristo per gli uomini (cfr. G.Giglio, Capolavori d’arte nei conventi dei Frati Minori di Calabria, Calabria Letteraria, 2019).

Il Convento e la Chiesa hanno ospitato per tanti anni i Frati Minori, e proprio per le caratteristiche del sito, qui si svolse il noviziato per numerosi giovani che aspiravano alla vita religiosa sull’esempio di Francesco d’Assisi e che si sono formati e temprati nello spirito attraverso la grazia del luogo. I Frati, nel 1980, a causa della riduzione del numero, lasciarono il Convento, che è stato affidato per anni alla Diocesi di Crotone e di Santa Severina.  Oggi il convento è abitato dalla Famiglia Mariana Le cinque Pietre che continua la tradizione di fede di questo Santuario, la cura e l’animazione delle feste, l’accoglienza dei pellegrini. A notte alta, sotto le stelle e nella luce lunare, il Convento della Santa Spina spazia candido e suggestivo in una cornice di bellezza e di spiritualità che non aspetta altro di mostrarsi e offrirsi all’uomo di oggi bisognoso di riparo dall’inquinamento del mondo.

Vai al sito tematico per ulteriori dettagli e approfondimenti (clicca qui).

Servizi

  • Visite guidate

Modalità di accesso

Accesso gratuito. Per accedere al Santuario sono presenti degli scalini ma anche una rampa di accesso. Dal Municipio, prendere in sequenza via Chiatri, poi via Canalette e infine via Luigi Sturzo, fino ad arrivare all'incrocio con via Santa Spina, percorrerla per 1,9 km fino ad arrivare a destinazione.

Indirizzo

Località Santa Spina, Petilia Policastro

Ultimo aggiornamento: 04/03/2024, 12:45

Quanto sono chiare le informazioni su questa pagina?

Grazie, il tuo parere ci aiuterà a migliorare il servizio!

Quali sono stati gli aspetti che hai preferito? 1/2
Dove hai incontrato le maggiori difficoltà?1/2
Vuoi aggiungere altri dettagli? 2/2
Inserire massimo 200 caratteri